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Un ricordo di Don Piero |
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Nel ventennale della sua morte mi corre l'obbligo di ricordare nel mio sito, poiché lo stiamo facendo ufficialmente con la pubblicazione di un libretto, la figura di Don Pietro Vitali un "piccolo grande educatore" quale fu, zio di mia moglie. Lo faccio inserendo la prima parte di questo fascicolo a cui ho partecipato alla stesura. Lo faccio perché ho avuto con lui un bellissimo rapporto nel rispetto delle proprie scelte. Lo faccio perché lo merita. Pietro Vitali nasce a Ciserano (BG) il 02 maggio 1916 da Maria Marischi e Daniele Vitali (detto Nell) quarto di quattordici figli. Listruzione elementare si alterna al lavoro presso la bottega di un falegname detto Bigi di Verdello. Diceva la mamma chel scet lé, ma sembra impò magrì al maerà asee?. A diciotto anni matura la volontà di diventare prete e aiutato dallallora Parroco Don Gamba, entra, il 17 febbraio 1935, nella Congregazione dellOpera Don Guanella nello Studentato S. Gerolamo di Fara Novarese. E questa la vera sfida del futuro sacerdote Pietro che sceglie di essere strumento di Dio per aiutare i deboli, servo della Carità come il Beato Don Guanella, Chi per primo indicò la strada da intraprendere per questa sua missione educativa. Svolge il Noviziato a Barza dIspra, Casa Don Guanella, dal 12 settembre 1938, dove svolge la prima professione dal 10 settembre 1940. Inizia la professione Perpetua a Riva San Vitale (Svizzera) nel Collegio San Pietro Canisio il 12 settembre 1943. Sacerdote nel Seminario S. Carlo Borromeo di Lugano fu consacrato, da S.E. Mons. Angelo Jelmini, il 16 marzo 1946. E deceduto a Como, nella Casa di Riposo che allora dirigeva, il 27 novembre 1989 ed è sepolto nel cimitero di Ciserano. Scheda storica di VITALI Don PIETRO VOTI Perpetui MINISTERO Sacerdote STATO RELIGIOSO Chierico NAZIONE ITALIA NASCITA 02/05/1916 NASCITA CISERANO (BERGAMO) PATERNITA' DANIELE MATERNITA' MARISCHI MARIA BATTESIMO 13/04/1917 CRESIMA 03/07/1932 MORTO IL 27/11/1989 MORTO A COMO SEPOLTO A CISERANO (BERGAMO) CURRICULUM RELIG. CASA DATA Postulato FARA NOVARESE - ISTITUTO S.GEROLAMO 17/02/1935 Noviziato BARZA D'ISPRA - CASA DON GUANELLA 12/09/1938 Prima professione BARZA D'ISPRA - CASA DON GUANELLA 10/09/1940 Professione perpetua RIVA S. VITALE - ISTITUTO S.PIETRO CANISIO 12/09/1943 MINISTERI DATA CASA ALTRO LUOGO Lettore 10/04/1943 - Accolito 03/06/1944 - LUGANO Suddiacono 26/05/1945 - LUGANO Diacono 01/11/1945 - LUGANO Sacerdote 16/03/1946 - LUGANO 2° Consigliere 1946-1955 RIVA SAN VITALE (TI CH) Pro Superiore 1955-1956 RIVA SAN VITALE (TI CH) 1° Cons. ed Economo 1956-1958 POLLEGIO (TI CH) Direttore 1958-1964 POLLEGIO (TI CH) Superiore ed Economo 1964-1970 ROVEREDO (GR CH) Economo 1970-1972 ROVEREDO (GR CH) Superiore 1972-1973 CAIDATE di SUMIRAGO (VA) Superiore 1973-1979 NUOVA OLONIO (SO) Consigliere e Resp. RSA 1979-1989 COMO I dati suddetti sono stati forniti, gentilmente, dallopera Don Guanella ed inviati da Don Angelo Gottardi, attuale Superiore della Casa della Divina Provvidenza di Como, che con queste parole ha accompagnato la lettera Carissimi, eccovi tutto quello che ho trovato su don Pietro Vitali, che vi invio in segno di riconoscenza a lui. Fate bene a fare una "memoria" speciale di quel caro sacerdote, che ho avuto il piacere di conoscere a Roveredo e di stimare in quanto a bontà e semplicità. Don Pietro sarà di benedizione dal cielo per tutti. Pregatelo pure, è un Santino. Vi auguro ogni bene e spero di incontrarvi personalmente in una qualche visita alla casa di Como. Infatti, dalla sua scheda Don Pietro è definito come un ometto dallaspetto normale, come se ne incontrano tanti, ma con una sua singolarità solare: nel sorriso potevi leggere tutta la sua vita, la disponibilità, il desiderio di starti vicino soprattutto se infermo o addolorato. In occasione del 25° di Sacerdozio, un Educatore dellIstituto Santa Maria di Polegio, in Svizzera, parlava di lui in questi termini Al primo impatto con questo minuscolo pretino, sembrava se limmagine ha la sua valenza di trovarsi di fronte alla porta di un modesto armadio a muro. La convivenza, invece, rivelava che dietro quella porta si apriva un grande atrio con saloni a non finire. Forzando la fantasia, limmagine rende lidea e descrive la persona. Lamore per il lavoro, laccettazione della fatica e del sacrificio lo accompagneranno per tutta la vita e diventerà per lui come un hobby ed un rilassamento diversivo, nellattività sacerdotale, educativa, direttiva. Legatosi con la professione perpetua alla Congregazione, si porta, in Svizzera, nellambiente difficile dellIstituto S. Pietro Canisio di Riva S. Vitale, un vero riformatorio che accoglieva minori in difficoltà mentale e psichica. Erano gli anni della seconda guerra mondiale. Lo slancio, con cui Don Pietro si consacrò al Signore, lo portò a vivere con fermezza, di carattere ed accettazione assoluta, tutti i disagi della povertà di allora delle Case allinizio dellOpera. Non deve trarre in inganno il fatto che egli vivesse in Svizzera, nella persuasione comune terra dellopulenza e del denaro. Fu guerra anche per quella nazione. Don Pietro, a volte, ricordava gli ingegnosi espedienti per far fronte al continuo appetito di giovani robusti e lavoratori, lo struggimento di cuore nelludire i fragorosi sinistri lampeggiamenti dei bombardamenti sulla metropoli lombarda, e lincontro fuggevole con un parente attraverso la rete di confine. Durante il periodo in cui fu Superiore nei vari istituti della Svizzera, curò diligentemente la loro stabilità e decenza. Nel Collegio di S. Maria di Pollegio, restaurò la cappella fatiscente e ledificio in rovina. Su disegno di un esperto architetto, costruì una stalla per laccoglienza delle bestie. Nel Collegio SantAnna di Roveredo, provvide al riadattamento della parte vecchia del collegio e alla costruzione di nuovi edifici. Con dedizione, scrupolo e coraggio, porta aventi il compito assegnatogli ottenendo lodi dalla Congregazione per il buon lavoro svolto, gli venne, infatti, donata la cittadinanza svizzera, da lui gentilmente declinata. Lobbedienza allo spirito della Congregazione sarà una costante di tutto il suo operato. Rimarrà sempre fedele al voto di povertà e carità. Per tutta la vita è stato al servizio della gente povera e bisognosa. Attraverso la sua umiltà danimo e lentusiasmo per la vita, ha compiuto la propria missione dedicandosi al prossimo senza alcuna distinzione ed ha terminato la giornata terrena povero tra i poveri, come autentico religioso di Don Guanella, di cui era stato discepolo diligentissimo per la vita intera. Noi che lo abbiamo conosciuto rimaniamo disarmati nellapprendere con quanta convinzione, devozione ed impegno abbia vissuto il proprio sacerdozio e la sua missione. Il rapporto con il paese dorigine fu piuttosto schivo e la sua unica richiesta era stata quella di poter celebrare la messa principalmente presso la Chiesa della Madonna di S. Marco, quelle poche volte che veniva a casa, ai devoti che vedevano in lui il figlio di umili contadini consacrato prete. E doveroso ricordare come, nel suo excursus, abbia aiutato giovani ciseranesi a studiare presso alcuni Collegi da lui retti in Svizzera in quellepoca difficile di stenti e privazioni. Nel ventennale della sua morte Affinché Don Pietro viva sempre nel ricordo di quanti lo conobbero ed apprezzarono. Ciserano, 27 novembre 2009
Necrologio pubblicato in Servi della Carità. Profili biografici, 2, a cura di Tarcisio Casali, Roma, Nuove Frontiere, 2009, pp. 148-150. Il volume può essere richiesto all'editrice Nuove Frontiere, tel. 06.65753122 - |